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Chiusa con Chiosa


INTERPUNTIAMOCI! 

a cura di  Francesca Rosso Chioso 

Si è diffusa la tendenza ad evitare il ricorso alla maggior parte dei segni d’interpunzione, mentre alcuni eletti sono usati sovente ed a sproposito: molti punti di sospensione, quando tre sarebbe il massimo consentito; punti esclamativi a manciate, in una rincorsa all’enfasi dello stupore che può soltanto sfociare in ictus.

 

Un uso improprio, così come il non uso, finisce per creare difficoltà nella comprensione del testo; la punteggiatura aiuta a strutturare gerarchicamente il periodo e conferisce ritmo e stile alla frase, le dà respiro. L’italiano è lingua musicale per eccellenza, esaltiamola con tutte le pause disponibili, lunghe, brevi, semibrevi; il punto e virgola, per esempio, permette l’introduzione di un periodo legato al precedente, ma non così intimamente da tollerare l’uso dalla virgola: non dovremo privarcene o relegarlo ad un mero ammiccamento grafico ;-(

 

Il Gattopardo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa

Niente garantisce che un libro, letto e piaciuto in tempi remoti, ripreso adesso conservi la freschezza e le attrattive che aveva; anzi, così come accade nel ricordo di certi sapori, la delusione è in agguato. Non così col romanzo, l’unico editato, di Tommasi di Lampedusa. La rilettura è stata un’autentica epifania: per lo stile, la ricchezza dell’eloquio, la sottile ironia, la creazione di personaggi concreti, resi in tutto il loro spessore, insomma un libro che appaga. Ambientato in Sicilia, all’epoca del trapasso dal regime borbonico alla costituzione dello stato unitario, è romanzo storico, ma anche lirico, psicologico e critico, tutto pervaso di delicato umorismo.  

 

23 Maggio 2017

 


Il segreto della camera 3 - Colin Dexter  - Sellerio

a cura di  Francesca Rosso Chioso

 

Stampatello/corsivo

 

Si discute se sopprimere l’insegnamento del corsivo nelle primarie a vantaggio del solo stampatello: l’unico riportato sulle tastiere degli attuali supporti tecnologici.

Anche prescindendo dai risultati in ambito neuro-scientifico, che appurano quanto la manualità ed il corsivo sviluppino alcune zone del cervello e facilitino la comprensione del testo, proviamo ad analizzare il potenziale comunicativo delle due forme di scrittura.

Mentre lo stampatello, adatto per struttura a comporre frasi concise e perentorie, è il carattere appropriato per slogan ed elenchi, il corsivo corre, fluisce col pensiero, lo accompagna; se l’uno si esaurisce in sé e non prevede repliche, l’altro argomenta e consente il contraddittorio. Dove lo stampatello urla, il corsivo dialoga.

 

 

Il segreto della camera 3” autore Colin Dexter Traduzione di Luisa Nera Editore Sellerio € 14,00

La recente dipartita dell’autore è il triste pretesto con cui mi accingo a presentarvi questo romanzo, il sesto di una serie di dieci, in cui agisce la fallibile coppia investigativa Morse-Lewis.

Oltre allo svolgersi della trama, accuratamente congegnata, all’ambientazione puntuale e rigorosamente british, all’impietosa rappresentazione delle piccole debolezze dei personaggi, resta il legame affettivo che sorge fin dal primo romanzo, per la coppia, tra le meglio assortite, che approccia l’indagine con fantasia e tecnica deduttivo intuitiva.

Resta soprattutto il debito di gratitudine che sorge quando un libro si rivela più di quanto sarebbe lecito aspettarsi.

 

 

25 Aprile 2017

 


La vegetariana - Han Kang  - Adelphi

a cura di  Francesca Rosso Chioso

 

Trecento è il numero di vocaboli che mediamente utilizziamo nelle nostre conversazioni, cinquecento il numero di parole che un animale domestico, un cane o un gatto, è in grado di capire e memorizzare.

Parole più o meno belle, ma comunque abusate; facili, disponibili, frasi fatte ed automatismi svuotati di senso, discorsi prevedibili nella forma e nella sostanza. Davvero abbiamo poco da esprimere di originale se ci riesce di farlo con in tutto trecento parole o, forse, abbiamo perso interesse, non vogliamo comunicare alcunché oltre al fatto di esistere.

Per confortarmi sfoglio il vocabolario, rigorosamente cartaceo, tomo imponente perciò rassicurante, cerco un termine, scivolo su un altro, scopro nuove accezioni, sensibili differenze di significato, o parentele mai sospettate, e mi ci perdo “E il naufragar m’è dolce in questo mare.”

 

LA VEGETARIANA

Han Kang edito da Adelphi

La protagonista, dopo un incubo di sangue, smette di mangiare e cucinare carne; finirà col nutrirsi di luce ed acqua, aspirando a trasformarsi in vegetale. La decisione, perseguita con tenacia autodistruttiva dalla protagonista, sovverte ruoli e convenzioni, conducendo i membri della sua famiglia ad interrogarsi e riconsiderare le proprie scelte esistenziali. 

 

21 Marzo 2017

 


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