Walther Jervolino 


Bondeno, 1º marzo 1944.  San Mauro Torinese, 12 luglio 2012

 

“Dopo aver frequentato l'Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Mario Calandri e Giacomo Soffiantino, si trasferisce nel 1968 in Inghilterra, prima a Londra e successivamente a Derby, dove affina le sue abilità pittoriche, fortemente in contrasto con le avanguardie artistiche post-moderne.

Rielaborando le tecniche pittoriche rinascimentali e fiamminghe, torna in Italia nel 1970 e affronta i temi dell'anarchia e del disagio sociale e politico degli anni di Piombo con dipinti che risentono di una forte impronta surrealista, collaborando esternamente con la corrente pittorica legata alla rivista Surfanta.

All'interno delle sue opere, rimane celebre "La morte di Pinocchio" del 1986.

Rielaborata successivamente in diversi altri dipinti, Jervolino esamina la figura di Pinocchio, famoso burattino creato da Collodi, immaginando un differente scenario per il finale: Pinocchio è barbaramente trucidato perché colpevole di numerosi crimini.”16

 

 

 _______________________________________________________

16 https://it.wikipedia.org/wiki/Walther_Jervolino, accesso 30 agosto 2015